Filosofia teoretica

«La filosofia teoretica è una disciplina al tempo stesso particolare e generale. Essa è una partizione interna di quell'intero che è il sapere filosofico e nel contempo è, o riassume in sé, l'intera filosofia.»

La filosofia teoretica (dal greco θεωρητικός, derivante da θεωρέω, theōréō, "guardo, osservo", composto da θέα, théa, "spettacolo"[1], e ὁράω, horáō, "vedo") è una branca della filosofia che riguarda ciò che attiene alla teoria o alla teoresi, intendendosi con quest'ultimo termine un'accentuazione del carattere speculativo astratto e l'assenza di ogni riferimento alla pratica.[2]

Come materia di studio accademico, la teoretica tratta i problemi generali concernenti la conoscenza nei suoi aspetti fondamentali e avanza una ricerca metodologica delle teorie generali, simili ma non coincidenti a quelle della metafisica, ossia della realtà nella sua interezza.[3] In questo senso essa si pone antiteticamente alla filosofia pratica, in cui possono rientrare la filosofia morale e lo studio della filosofia nel suo procedere storico, occupandosi piuttosto dei fondamenti teorici della scienza.[4]

  1. ^ F. Montanari, GI - Vocabolario della lingua greca - Greco Italiano (Seconda edizione), Torino, Loescher, 2004. Il termine è connesso con θέα théa, "spettacolo", a sua volta derivato da θαῦμα thâuma, "visione". Il termine mantiene però esclusivamente il significato di "guardare".
  2. ^ Vocabolario Treccani alla voce "teoresi"
  3. ^ Antonio Pieretti, Filosofia teoretica, La Scuola, 2008
  4. ^ Dizionario filosofico Treccani alla voce "Filosofia teoretica".

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